Lungo la strada degli eroi

Lungo la strada degli eroi

Racconto dal cuore della Heroes Ultra, spettacolare gara in natura che si svolge a Creta, il cui percorso ricalca la fuga di due soldati inglesi durante la Seconda guerra mondiale.

La sera del 26 aprile 1944 i 2 uomini sostavano nei pressi del villaggio di Archanes, sulla strada che da Villa Ariadne conduceva a Iraklion, capoluogo dell’isola di Creta. In uniforme da soldati della Feldgendarmerie tedesca, attendevano il passaggio dell’auto del generale Heinrich Kreipe, comandante della guarnigione nazista che, forte di 20.000 uomini, aveva trasformato l’isola greca in una fortezza inespugnabile in pieno Mediterraneo.

I due erano sì soli, ma dotati di un’audacia incredibile. Non avevano truppe ai loro comandi, né aerei pronti a recuperarli in caso di insuccesso della loro missione. Il loro piano era tanto semplice quanto folle: paracadutarsi di notte su un’isola dominata dai nazisti, rapire il loro comandante e poi sfuggire alla caccia all’uomo che si sarebbe scatenata.

I due fermarono l’auto del generale Kreipe fingendo un posto di blocco e, dopo aver disarmato il conducente, Moss si mise alla guida, mentre Farmor si sedette dietro, indossando il cappello del generale. I due soldati inglesi fuggirono per 18 giorni e 160 km, muovendosi quasi solo di notte, fino alla spiaggia di Peristeres, dove furono raccolti da una lancia britannica che poi li trasportò fino al porto egiziano di Mersa Matruh.

La Heroes Ultra ricalca il percorso compiuto da Moss e Farmor. È una gara fuori dai canoni europei, dove esiste una netta separazione fra ciò che è ultramaratona su strada e l’ultratrail: non segue un percorso logico, proprio perché ricalca i passi di due uomini in fuga braccati da un esercito. Non ha paura di far passare i concorrenti in luoghi impervi e quasi inaccessibili.

E ospitalità è anche la parola d’ordine della Heroes Ultra. I ristori ufficiali sono 9, ma contare i ristori “clandestini”, allestiti spontaneamente dalla generosità del popolo greco, è impresa ardua. Tra dolmadaki fatti in casa (foglie di vite bollite che avvolgono riso, pomodoro e cipolla), hortopite (mezzelune di farina fritte con pecorino o feta), ntakos (bruschette con olio extravergine di oliva, peperoni e melanzane) e spremuta fresca, se non ci fosse da correre, sarebbe un vero e proprio tour culinario! Ma 30 ore di tempo massimo per quasi 100 miglia (“solo” 155 km invece di 160), richiedono soste brevissime e una capacità di correre ogni qualvolta la pendenza si fa favorevole.

Nota: Questo testo contiene una sintesi del reportage “Lungo la strada degli eroi”, realizzato da Leonardo Soresi e pubblicato su Correre n. 383, settembre 2016, alle pagine 20-25.