Nell’infortunistica e nella patologia da sovraccarico dell’atleta dedito alla corsa si ha spesso il sommarsi di problematiche monolaterali, ovvero, appunto, da un singolo lato del corpo. Il riscontro è frequente e spesso le cause sembrano sconosciute. In realtà dall’analisi della corsa dell’atleta in questione si evince molto spesso come una carenza anatomo-funzionale distrettuale possa influenzare in modo importante, monolateralmente, la catena cinetica dell’arto inferiore e una parte della schiena.
In sintesi, ci sono degli “effetti a cascata” che condizionano il sistema. Vediamo alcune relazioni (servizio completo su Correre di ottobre)
Lunghezza degli arti-dorso
Un arto più lungo può sollecitare oltremodo l’articolazione sacroiliaca dalla stessa parte del corpo. Le articolazioni sacroiliache, pur muovendosi poco, entrano nel sottile equilibrio del gioco del bacino insieme alla sinfisi pubica, anteriormente. Gli effetti, come le forme di pubalgia, sono frequenti e vanno monitorati.
Piede-ginocchio
Un appoggio alterato del piede,provoca stress da intra-rotazione della tibia. La patologia infiammatoria può colpire il piede, la tibia, il ginocchio dello stesso arto.
Anca-schiena
Una scarsa mobilità dell’anca può condizionare la schiena a livello lombare, con uno stress torsionale di compenso e conseguenti forme di sciatalgia, nevriti periferiche o forme di sofferenze muscolari sempre su base nevritica