ZONA MISTA – Speciale Olimpiadi: Sfide impossibili

ZONA MISTA – Speciale Olimpiadi: Sfide impossibili

17 Agosto, 2016

Volevo invitare i lettori a un piccolo gioco, che si comprende leggendo il titolo di questa rubrica che da settimanale è divenuta quotidiana nel periodo olimpico. Per carpirci meglio vi faccio fare un salto a ritroso nel tempo e v’invito a sedervi sugli spalti dello stadio Olimpico di Berlino.

Estate 2009 Campionati Mondiali di atletica: Usain Bolt era già boltissimo, l’anno prima era divenuto primatista mondiale dei 100, con 9”72 a New York il 30 maggio, quasi inaspettatamente, poi alle Olimpiadi di Pechino nel Nido d’Uccello aveva stampato 9”69 (16 agosto). L’anno seguente era favoritissimo, infatti, con 9”58 fa crollare gli spalti teutonici dopo la sua impresa. Non è finita. Il 20 agosto nei 200 segna 19”19, un anno esatto dopo il 19”30 fatto segnare alle Olimpiadi cinesi. Negli stessi mondiali la doppietta l’ottiene nei 5 e 10 mila l’etiope Kennenisa Bekele. Primatista del mondo di entrambe le gare, a Berlino fa effetto il suo “crono” nei 10.000 vinti in 26’46”31. In tribuna stampa qualcuno osa pensare a una sfida tra Bolt e Bekele… ma su quale distanza? Discuti e discuti, forse poteva essere sui 600. Mah!

Allora ne voglio proporre qualcuna di sicuro interesse, forse forse inattuabile. Che ne dite di un big match tra Rudisha e Farah sui 1000? Tenete presente che il keniano non ha riscontri cronometrici sui 1500, mentre Farah vanta quest’anno a Montecarlo un 3’31”74 e lo scorso anno un 3’28”! Un’altra sfida di grande interesse potrebbe essere quella tra Van Niekerk (nuovo primatista mondiale nei 400 con 43”03) e Usain Bolt, sui 200. L’altra sera dopo la vittoria i due si sono abbracciati e forse hanno già concordato che la tenzone non dovrà esserci a scanso equivoci. Il sudafricano vanta un 9”98 sui 100 e un 19”94 sulla distanza doppia.
Potrebbe essere una contesa di grande interesse? Direi di sì.

Forse sono riuscito a solleticare l’interesse di qualche lettore? Bene, allora vi posso dire che una sfida forse non del tutto attesa è quella che attende Usain nei 200. Ieri nelle batterie è comparso Lashwn Merrit, ha stampato un 20”15, non male per un quattrocentista. Lo statunitense è stato bronzo nel giro della morte vinto da Wayde Van Niekerk. Merrit quest’anno, a Eugene, esattamente il l8 luglio, ha corso i 200 in 19”74, miglior prestazione mondiale dell’anno. Allora Bolt è avvisato, non solo Gatlin, per la finale. Il fatto è che però Usain, non è tipo da impressionarsi. Ogni tanto spunta qualcuno che vuole trafiggerlo a un Mondiale o ai Giochi. Poi si sa come finisce. La vedo dura anche per Merrit. Ne convenite?

P.S. Che ne dite di una Almaz Ayana, nuova primatista del mondo dei 10.000 in una gara maschile della Diamond League?